Notizia di qualche giorno è l'acquisto da parte del Real Madrid del giovanissimo calciatore norvegese Martin Odegaard, classe '98 ex Stromsgodset, per circa 4 milioni di euro: una cifra consideravole se rapportata alla giovane età del ragazzo e a quanto ha avuto modo di dimostrare fino ad ora. Ma se il costo del cartellino sembra essere esagerato, allora risulterà stratosferico e di un altro pianeta l'ingaggio che questa giovane promessa percepirà dai blancos per i prossimi 6 anni: Odegaard ha infatti posto la sua firma su un contratto da ben 5,3 milioni di euro all'anno. Riesce difficile immaginare come un calciatore di 16 anni, che ha ancora non ha nemmeno avuto modo di strabiliare un pubblico di rilievo e che deve raggiungere la maggiore età, arrivi a percepire di stipendio più di tanti altri talenti che già da anni stanno dimostrando sul campo di valere quello che guadagnano. Potremmo citare in questo senso il fenomeno della Juventus, Paul Pogba: classe '93 (5 anni più "vecchio" di Odegaard) che ha appena rinnovato il suo rapporto di lavoro con il club bianconero per una cifra attorno ai 4,5 milioni di euro l'anno. Ma emblematico è pensare che il giocatore più pagato dell'intera Serie A, Daniele De Rossi della Roma, guadagni "appena" un milione in più del neo-acquisto madrileno, che verrà aggregato alla squadra giovanile del Real Madrid per poter giocare con continuità: il Castilla, allenato da Zinedine Zidane. Da dire però che stiamo parlando di un giocatore che ha esordito nel campionato maggiore norvegese all'età di 15 anni e in nazionale maggiore, a soli 16 anni, vanta già 5 presenze.

Potremmo utilizzare questi dati per effettuare un'analisi sul gap, che oramai risulta sempre più evidente, tra il campionato italiano e quello spagnolo, la Liga BBVA, in questo momento in primafila sul palcoscenico mondiale. Sarebbe come sparare sulla croce rossa, molto probabilmente, ma alcune domande non possono non sorgere spontanee.
Ad esempio, per quale motivo in Spagna ad una squadra come il Real Madrid, campione del mondo in carica, passa per la testa di tesserare un giocatore, per quanto talentuoso, ancora semi-sconosciuto come Martin Odegaard e stipendiarlo a 595 euro l'ora e in Italia, il detentore del premio Wonderkids 2013 (titolo che viene assegnato al miglior giovane talento europeo) Hachim Mastour (tesserato del Milan) non ha mai calcato un terreno di Serie A, nonostante le oramai conclamate difficoltà che il suo club sta attraversando? "E' ancora troppo giovane..." "Non bisogna bruciarlo." sono solo alcune delle tante frasi che troppo spesso sentiamo circolare da giornalisti e addetti ai lavori nel nostro paese. Probabilmente questo gap è "semplicemente" questione di fiscalità (le tasse su uno stipendio in Italia sono molto più elevate rispetto agli altri paesi europei), ma forse, molto più semplicemente, di pianificazione: è evidente come negli altri paesi non ci sia tutto questo timore di "gettare" i giovani talenti nella mischia, mettendoli in mostra, facendo fare loro esperienze e permettendogli di confrontarsi alla pari con professionisti e giocatori affermati.

Chissà, se anche a Madrid, qualcuno avrà anche solo bisbigliato "E' ancora troppo giovane." prima che Odegaard venisse presentato alla stampa.