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YoungPress
Stile di vita
11 Febbraio 2015
Erasmus: provare per crederci!

Cari amici, è spesso banale dire "non ci credi finchè non provi", ma è davvero così...

Pochi mesi fa non avrei mai pensato di scrivere questo articolo, non perchè disinteressato in queste cose, ma perché solo la vita può darti ciò su cui scrivere, e solo adesso ho capito cosa sia vivere!

Ritrovarsi in contesti estranei al "nostro mondo", ci rivela che in realtà il vero posto in cui sentirsi a casa è all'interno di noi stessi. Con questo voglio dire che siamo noi a decidere se essere felici o piangerci addosso per problemi eteronomi. Raggiungere questa consapevolezza non significa raggiungere la felicità, al contrario, significa capire che essa è solo uno stato mentale momentaneo e passeggero, ma egualmente lo è la nostra tristezza! La ricerca di una vita "felice" sta nella quotidianità delle relazioni umane, nell'essere parte di un gruppo, nel conoscere nuove persone, nell'arricchire le proprie esperienze, magari stimolati proprio da un incontro casuale. La nostra interiorità deve essere non un rifugio, ma un'incubatrice di sogni, di esperienze, di viaggi...insomma, di Vita! Forte sarà chi farà del proprio animo terra fertile per la vita di ogni giorno, che possa così raccogliere da essa ogni frutto dolce e succoso che ne nascerà.

Vi racconto di un ragazzo, giovane e pieno di vita, che faceva del sorriso la sua più grande fortezza, all'interno della quale nessuno faceva entrare. Un giorno egli s'incammina per un lungo viaggio, insieme ad amici, ma in fondo anche un po' solo. Credeva che il suo mondo, le sue certezze restassero lì, immutate, nelle quali rifugiarsi sempre ed ogni volta che ce ne fosse bisogno; a volte anche solo per sentirsi più forti. In poco tempo ognuno di questi castelli crollò sotto i colpi della consapevolezza, ed il fuoco della vita divampò ardente, bruciando e lasciando di tutto solo cenere. Ma come l'araba fenice, da queste ceneri risorse più grande che prima un unico castello, senza barriere nè guardie all'ingresso, fatto di solida roccia ma senza alcun tetto. Il giovane capì che il castello non era altro che lui stesso, all'interno del quale lasciar entrare ogni esperienza, ogni incontro, ogni emozione trovata lungo il cammino della vita, con la certezza, unica e sola, di essere forte come la roccia, ma giammai completo. Tutto può costruirlo, arricchirlo, modificarlo, ma nulla può abbatterne le fondamenta, consapevole della forza che ha dentro. Così il ragazzo potè accogliere nuove e sempre più stimolanti amicizie, riscoprire quelle vecchie con occhi nuovi, accettare le diversità e le incomprensioni senza superbia e trarre anche da esse importanti esperienze. Aprì il suo cuore all'affetto di chi gli volesse bene, ricambiando il sentimento con genuinità; scopì la condivisione disinteressata; intuì d'essere cambiato.

Vi dico, amici, lasciate entrare la vita dentro di voi, con tutte le sue esperienze ed emozioni, con ogni incontro che essa vi riserverà; e continuate a farlo, ad aprire il vostro cuore in ogni cammino; come io continuerò ogni giorno a scoprire, ed intuire d'essere cambiato!

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L'autore
Daniele Pio
Daniele Pio

Vivere, viaggiare, sognare... La Vita è un Viaggio, Viaggiare è un Sogno, il Sogno della Vita.

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