Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto rappresenta senza ombra di dubbio uno dei più importanti film della storia del cinema italiano.
Esso viene da sempre considerato uno straordinario esempio di cinema civile, in realtà è molto du più: la trama narrativa è stata costruita in modo eccellente
dallo sceneggiatore e regista Elio Petri. L'intento era quello di coniugare la riflessione sullo stato di degenerazione degli istituti del potere dando così vita ad una
pellicola di genere più marcatamente poliziesco, con quello di coinvolgere lo spettatore in un vortice di passione morboso, intenso, tipicamente d'annunziano,
facendo così assumere alla pellicola i connotati di un thriller erotico focalizzato sulla coppia Ispettore (interpretato da un giovane e straordinario Gian Maria
Volontè) e Augusta Terzi (interpretata dall'allora ventinovenne Florinda Bolkan).
Il film è rivelatore di quello che già all'epoca era l'assoluto servilismo a cui era soggetta la stampa, indice di quella caratteristica sottomissione alla politica che
vergognosamente distingue la stampa italiana da quella del resto d'Europa. Un film-provocazione quindi uscito non senza creare scandalo, poco dopo la strage di
Piazza Fontana.
Maria Cicogna, produttrice cinematografica, disse che allora lei era troppo giovane per capire quanto questa pellicola potesse essere rivelatrice del successivo
evolversi delle faccende legate al potere, di quanto questa pellicola risulti , ancora oggi, tremendamente attuale.
Il tutto magistralmente accompagnato dalla colonna sonora firmata Ennio Morricone.
Nel 1970 vinse il premio Oscar come miglior film straniero.
Per la recensione completa http://www.cinema.we-news.com/il-blog-di-veronica-crescente#.VQFvfig7ZLw