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09 Febbraio 2015
I predatori della "pulce" perduta: a caccia di tesori nei mercatini dell'usato

Ogni mattina, il leone si sveglia presto e sa che deve correre più veloce degli altri  se vuole catturare la sua preda per primo; allo stesso modo, ogni domenica il cacciatore di tesori amatoriale si sveglia presto e sa che deve arrivare al “mercatino" prima di tutti gli altri se vuole trovare e acquistare il suo oggetto del desiderio. Il Santo Graal di un predatore dei mercatini della domenica, conosciuti più comunemente come mercatini delle pulci, può essere qualsiasi cosa: dalla spilla d’alta bigiotteria americana alla figurina mancante dell’album dei calciatori Panini datato 1985, dalla miniatura perfetta per il proprio diorama di soldatini dipinti a mano al soprammobile in “vero” vetro di Murano da regalare magari alla zia per il suo novantesimo compleanno. Il tutto ovviamente sperando nell’affare del secolo. Tuttavia non è così semplice avventurarsi in una di queste battute di caccia, ci vuole una lunga e scrupolosa preparazione.

Mentre un qualsiasi altro essere umano si gode il meritato sonno domenicale, l’appassionato di mercatini si sveglia presto, troppo presto per chiunque e, incurante delle avversità climatiche che incrociano la sua strada, si avventura verso la meta, il più delle volte situata nell’interland della città. Una volta raggiunta ecco che subito scatta la prima competizione: la ricerca del posto auto il più vicino possibile, perché nessuno al ritorno ha voglia di farsi chilometri a piedi, con le mani cariche di svariati chili di bottino, per raggiungere la propria vettura.

I veri appassionati arrivano al mercatino quando i vari espositori stanno ancora sistemando gli ultimi pezzi, ed ecco che inizia la caccia. Con passo misurato ma pronto allo scatto e con lo sguardo più acuto di quello di un robot programmato per trovare tra mille cianfrusaglie il proprio obiettivo, il nostro cacciatore si aggira tra i banchetti utilizzando le tecniche di caccia più disparate: c’è chi guarda sia a destra che a sinistra come se volesse attraversare la strada oppure chi sistematicamente affronta prima un lato, e poi fa dietrofront osservando con attenzione l’altro. Chi a caccia di un Van Gogh sconosciuto e chi alla ricerca di un ricordo d’infanzia, tutti provano un’improvvisa stretta al cuore quando hanno finalmente individuato la loro preda e così inizia l’approccio con il venditore. Qui è tutta una questione di tattica. Alcuni vanno dritti al punto e chiedono il prezzo senza troppi giri di parole, scordandosi quasi di salutare, altri invece accennano un sorriso e guardano l’intero banchetto con disinteressata curiosità, quando invece stanno astutamente girando attorno alla preda, per poi buttare lì, quasi per caso, la fatidica domanda: “Quanto costa?”. A questo punto la vera protagonista diventa la contrattazione: che duri poche battute o sia uno scontro all’ultima offerta con tutti i crismi, finirà sempre con una generale soddisfazione da entrambe le parti, con il venditore che si è liberato di vecchie cianfrusaglie guadagnandoci anche qualche euro e con l’acquirente che ha finalmente trovato quello che cercava… O forse solo un oggetto della sua lunga lista.
L’appassionato abbandona poi il terreno di caccia intorno all’ora di pranzo, quando arrivano gli avventori occasionali, quelli che sono più dei curiosi che dei veri cacciatori e, verso le prime ore del tardo pomeriggio, il sole cala anche sul mercatino che viene dismesso, pensando già alla prossima domenica.

Per quanto è vario il popolo degli acquirenti, lo è altrettanto quello dei venditori. C’è chi lo fa per pura passione, visto che durante la settimana ha già un lavoro magari impegnativo e quindi vuole staccare dalla solita routine, chi ne ha fatto una quasi professione andando a svuotare cantine e solai e magari vendendo pure per conto di terzi in cambio di una piccola commissione, chi non ha più spazio in casa e gli dispiace troppo gettare via ricordi di famiglia e pezzi di vita senza provare a dare loro una nuova esistenza o opportunità di essere ancora apprezzati, e chi addirittura spera in queste vendite amatoriali per recuperare qualche entrata anche in modo creativo e per reinventarsi in un nuovo ruolo, visto che purtroppo ha perso il lavoro o sta affrontando momenti di vita difficili.

Che siate curiosi o appassionati, l’esperienza di una domenica al mercatino dell’usato è da provare almeno una volta nella vita. Nel caso non vi ci foste mai cimentati, si consiglia una bella giornata, l’orario della tarda mattinata e magari una piacevole compagnia al seguito, per commentare con interesse o nostalgia le mille incredibili meraviglie che ogni banchetto può offrire. Non ci sono limiti d’età per questa speciale caccia al tesoro che piacerà ai più maturi tanto quanto ai più giovani, e ben che meno di categoria, poiché ci sarà sempre l’oggetto perfetto per tutti: la fashion victim, l’alternativa estimatrice del retrò, il giocatore di carte collezionabili, l’appassionato di sport. E chissà, magari scoprirete che vi piace più di quanto avreste mai creduto, e diventerà una passione che vi farà viaggiare molto, forse anche in Europa o in giro per il mondo.

Vita. Vi accorgerete che è questo che pervade i mercatini dell’usato: la vita di coloro che acquistano, la vita di coloro che vendono, la vita passata degli oggetti e il potenziale di una nuova vita che ognuno di essi porta con sé. Tra una bancarella e l’altra si intrecciano ricordi e speranze, aspettative, amicizie, solidarietà. Non ci sono cose assolutamente brutte, vecchie, rotte, negative. Ci sarà sempre qualcuno per cui saranno stupende, vintage, da restaurare, inusuali. È tutta una questione di punti di vista, e soprattutto di tempo. Proprio come la vita.

L'autore
RedCamelli@Ginevra
RedCamelli@Ginevra

Nata a Milano nel 1992, diplomata al liceo classico ed ora studentessa di Comunicazione Interculturale con specializzazione nella lingua giapponese. Appassionata sin da bambina di lettura, cultura giapponese tradizionale e pop, disegno, modellismo, handcrafting ed ovviamente scrittura. Sognatrice e creativa,scrive articoli e recensioni e si diverte a immaginare e dare vita a personaggi dalle più svariate personalità e vicende.

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