Mi chiamo Nico, italiano, 21 anni, studente Erasmus, vivo a Salamanca e questa è la mia partenza.

Iniziamo con una domanda: se aveste la possibilità di partire domani per un paese lontano a voi sconosciuto e da soli stare via 9 mesi, prendereste al volo l'occasione?

Mi riferisco al viaggio della vostra vita, quello in cui sai che dovrai fare forza solo su te stesso, alla tua capacità di organizzarti da solo, improvvisare e risolvere da solo qualsiasi problema possa sorgere durante il cammino. Quel viaggio in cui parti con uno zaino carico di vestiti ma anche carico di speranze, voglia di avventura e libertà. Quel viaggio che ti segnerà, che lascerà  ricordi e esperienze che contribuiranno a farti pensare in  maniera  diversa , vivere in maniera diversa e relazionare con realtà completamente diverse e lontane dal tuo modo di pensare. Il 16 settembre 2014 sono partito per la Spagna, destinazione Salamanca. Ho preso al volo quell'occasione.

 A volte però la partenza può essere  motivo di paura, incertezza, ansia per ciò che si teme di non trovare. Cosa vi potete aspettare da un viaggio simile? Io mi aspettavo tante cose ma ora vi dico di non farvi aspettative, sgombrate la mente e ricordate per l'ultima volta quello che siete. Alla fine del viaggio sarete un'altra persona. Pensiero, carattere, modo di fare, perfino il vostro aspetto. Tutto ciò cambieranno dentro di voi; non si può dire se in meglio o in peggio perché ho imparato stando qui che il cambiamento é solo il passaggio da ciò che é fine di una cosa a ciò che é inizio di un'altra e nulla più. Mi riferisco a iniziare a vivere la vostra seconda vita. Una specie di seconda nascita. Un' occasione per iniziare daccapo tutto. In fondo é così. Arrivi in un paese dove nessuno ti conosce, nessuno sa chi sei, da dove vieni; hai quindi l'opportunità di cambiare te stesso, in base al nuovo che vedi e al quale ti ci devi abituare se vuoi essere parte integrante e integrata del viaggio. Non far sì che il pensiero della tua prima vita influisca su quella nuova. Sei in viaggio da solo e ricorda: sei tu lo straniero. Sei tu la straniero in questo paese, sei tu l'estraneo a pensieri, culture, tradizioni e cibo di questo o quel paese. Hai l'opportunità di reinventarti e soprattutto di diventare cittadino del mondo: e il passo è grande, lasciare il paese nel quale sei cresciuto e iniziare così a vivere nel mondo di fuori. Ma ogni viaggio inizia con il primo passo. Il primo passo é la partenza, spaventosa. La parola indica qualcuno che parte ma nessuno ci dice come ritornerà o se ritornerà e per questa eventualità hanno inventato il ritorno.

Stando qui ho imparato a vivere più indipendentemente ma non è questo l'unico motivo per cui sono partito. 

Ho imparato che la Spagna é un paese stupendo, ma l'ho imparato con i miei occhi e non sui libri di scuola; che los gallegos sono un po' come i chioggiotti in Veneto, che la gente di Gran Canaria non pronuncia il suono "ci" della parola muchacho, che quelli dell'Extremadura parlano aprendo tantissimo le vocali e se non hai l'orecchio allenato non li capisci, oppure quando ti ostini a parlare spagnolo a Barcellona e leggi xocolateria pensando poi che in fondo l'italiano non è così diverso dal catalano.

Sono stato a Oporto due mesi fa. Ero insieme alla mia migliore amica italiana che da anni vive in Inghilterra. Fatto sta che una sera eravamo a una degustazione di vini, con espositori da tutta  Europa e la cosa bella é che tutti ci scambiavano per una ragazza inglese e uno spagnolo: I nostri modi di fare erano cambiati, i modi di pensare, di relazionarci facevano intendere che avevamo, ciascuno a suo modo, preso espressioni d'essere o  parlate proprie lei di Londra e io di Salamanca. E vi giuro che é stata una delle sensazioni più belle della mia vita. Ero lontano da casa ma mai come in quel momento mi sono sentito come se fossi a casa nel mondo. Il mondo era la mia casa e la mia generazione deve fare di tutto per prendere lo zaino in spalla e partire da soli verso la seconda vita.

P.s

Ho scritto questo articolo dentro un irish pub a Salamanca circondato da americani guardando la 49esima edizione del super bowl. Forse una delle serate più produttive della mia vita.