Dopo il successo di Hunger Games e di Divergent, sbarca al cinema la saga del britannico Joseph Delaney: edito per la prima volta nel 2004 con il titolo
L'apprendista del mago, ripropone quel binomio tanto apprezzato dal target young adult, narrazione e fantasy. L'universo immaginativo è costellato da maghi e
streghe impegnati in combattimenti contro orchi, troll e draghi. Nella struttura drammaturgica è possibile rintracciare lo schema tipico degli archetipi junghiani
capaci di ominizzare il racconto.
Adatto senza ombra di dubbio ad un pubblico di appassionati del genere, l'intenzione degli "addetti ai lavori" è quella di renderlo accattivante e piacevole ad un
target allargato. Ma come? Semplice! Realizzando un prodotto d'effetto, capace di colpire e di catapultare il pubblico nel vortice di emozioni surreali tipiche del
genere, portando lo spettatore sino al punto in cui rinuncia a rintracciare una verosimiglianza tra il mondo reale ed il mondo rappresentato. Lo spettatore
giunge così ad essere assorbito dal racconto, fenomeno di cui già Samuel Taylor Coleridge, a proposito della letteratura e del lettore, parlò nella sua
Biographia Literaria nel 1817.
La pellicola è stata realizzata grazie alla collaborazione tra la Fox e la Universal, cui si è aggiunta in seguito la Legendary Pictures per soccombere a problemi
di natura economica e tecnica per via degli effetti speciali introdotti, mossa questa volta ad accapparrarsi una fetta più ampia di pubblico.
Diretto da Sergej Bodrov, vede alla scenografia Dante Ferretti e Steven Knight alla sceneggiatura.
In Italia uscirà giovedì 19 Febbraio.
In Usa la pellicola non ha ricevuto critiche positive, forse anche per la presenza eccessiva di prodotti cinematografici simili.
Non ci resta che stare a vedere quale sarà il riscontro del pubblico italiano!