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YoungPress
Stile di vita
10 Maggio 2015
Innamorarsi

Spesso vedo gente arrabbiarsi contro l'amore, offenderlo, accusandolo di essere uno stronzo o, addirittura, di non esistere. Spesso vedo la stessa gente domandarsi cosa o chi sia effettivamente questo amore, ammettendo così di averlo giudicato con troppa fretta.

L'amore per me è come droga, la più potente che ci sia, inimitabile. E' aria pura nello smog dell'apatia generale, è lo zucchero nell'amaro caffè della vita, è il calore necessario a non morire di freddo, in questa tempesta di neve e di esistenza. Innamorarsi è qualcosa di sensazionale. E le cose sensazionali solitamente dovrebbero riempire di gioia, quando accadono.

Eppure continuo a vedere timori e paure, anche in un semplice ti amo. Così mi sono chiesto (o meglio, ho chiesto ai miei ricordi) cosa voglia dire, innamorarsi. Innamorarsi è non sentirsi mai da soli, è sorridere alla sua buffa camminata, è adorare quel neo da qualche parte strana del corpo. E' immedesimarsi, sacrificarsi, è chiudere gli occhi e vedere i suoi. Innamorarsi è non avere più paura, essere curiosi, avere voglia di ascoltare ogni minima stronzata esca da quelle labbra così perfette. E' andare oltre, non fermarsi alla porta ma sedersi nel divano dell'ingresso, non vedendo l'ora di esplorare ogni parte della casa. E' un bacio, di quelli coi brividi e i fuochi d'artificio nella testa. E' avere caldo anche quando si è nudi, è mancanza di dignità. Innamorarsi è un salto nel vuoto, è pazzia, ma soprattutto è consapevolezza, sentirsi quasi invincibili, perchè tanto mal che vada, c'è sempre lei o lui.

L'amore è cieco. Non siatelo altrettanto, quando vi passa davanti

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L'autore
Gabriele D'Angelo
Gabriele D'Angelo

Sono innamorato, delle parole. Dove andrebbero a finire le nostre emozioni, le riflessioni, la vita insomma, se non si potesse descriverle e renderle immortali in una poesia o in qualche riga di quaderno? Morirebbero. Come noi, come il mondo.

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