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YoungPress
Attualità
17 Marzo 2015
L'utente Facebook ha due "facce"

 

Ormai il mondo è su facebook, non c'è dubbio. Tutti hanno un profilo, più o meno aggiornato, sul famoso social network. Va da se dunque che in molti, in particolare gli utenti teenagers, si sforzano di farsi vedere migliori agli occhi degli altri: qualche foto, magari ritoccata, "mi piace" qua e là, commenti ovunque, post condivisi ed ecco che è più facile del previsto indossare la maschera pirandelliana più idonea alla società. Non appena arrivano le 21/22 del weekend ecco che la nostra home si riempie di post in cui veniamo informati come, dove e con chi i nostri "amici" sono andati a passare la serata. Per non parlare delle litigate virtuali a cui si assiste, soprattutto leggendo i commenti a interventi di un qualsivoglia personaggio famoso, in cui vi sono ferrei schieramenti di opinione e attacchi, insulti e minacce a chi non la pensa allo stesso modo. Si leggono battute molto spesso fuori luogo, che rischiano di urtare la sensibilità di alcuni utenti, ma accendono gli animi di chi altro non aspetta che travestirsi da moralista e accanirsi su un post contro i clandestini o su un fotomontaggio che mette alla berlina gli omosessuali. E la cosa che fa sorridere è che proprio questi "difensori dei più deboli" sono i primi nella vita reale a discriminare una certa categoria di persone o, peggio ancora, a essere spettatori passivi a un evento omofobo o razzista che si verifica davanti ai loro occhi, nella loro quotidianità. E non stiamo a soffermarci sull'ortografia, altrimenti Bembo e compagni si rivolterebbero nella tomba: "h" sparite, tempi verbali non appropriati, errori lessicali, sintattici e morfologici da far accapponare la pelle. Dice bene il cantante milanese Fedez "a forza di strizzare gli occhi guardando gente che non azzecca un congiuntivo, ci verrà la congiuntivite". Grandissima invenzione Facebook e simili social network ma non stiamo degenerando forse, facendo prevalere l'identità virtuale a quella reale?

 

 

 

L'autore
Sarah Laudati
Sarah Laudati

Una ragazza semplice e solare con la passione per la scrittura. "Sono così soggiogato all'arte, così ostinato per voluttà di annientamento, alle fatiche, da preferir persino di essere odiato da tutti e da tutti abbandonato piuttosto che essere dall'amore allontanato da questa mia passione, che mi dà, solo premio, la dimenticanza. io vivo per la gioja di veder nascere la vita dalle mie pagine, togliendola dal mio corpo, dal mio sangue, dalla mia carne, dal mio cervello. è un lavoro assiduo di distruzione per creare" [L.Pirandello]

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