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07 Novembre 2014
Milan-Mexès: Marassi per cominciare l'ultimo capitolo della storia

Almeno 4 milioni di motivi stanno in mezzo fra la cortina di ferro venutasi a creare fra l'A.C. Milan e il proprio calciatore Philippe Mexès; l'emergenza che affligge il reparto arretrato rossonero in vista della delicatissima trasferta a Marassi di sabato 8 novembre 2014 porta però alla conseguenza che l'occorrenza è più importante della politica, e così - salvo ripensamenti dell'ultimo minuto - Philippe sarà chiamato a disporsi al centro della difensa in coppia con il connazionale Adil Ramì. 4 milioni (di motivi) non è un numero scritto a casaccio: 4 milioni è il corrispondente dello stipendio che il calciatore transalpino percepisce dal Milan a partire dal luglio 2011; Galliani in quell'estate convinse l'allora romanista a trasferirsi in quel di Milanello grazie ad una super offerta economica, in quanto Philippe era giunto a natural scadenza contrattuale con la società capitolina e quindi non vi era alcun esborso per il cartellino da versare ai giallorossi. Arrivato al Milan con l'intento di sostituire Alessandro Nesta nella coppia di centrali da comporre con Thiago Silva, Mexès esordì in una serata di Champions nella sfida al Bate Borisov. La stagione lo vide compiere un'escalation giungendo a superare per davvero il grande e rimpianto numero 13; tuttavia il transalpino macchiò il suo 2012 con tre grandi errori: pugno a Borriello nel big match con la Juventus sanzionato dal giudice sportivo, errori nella sfida interna contro la Fiorentina e nel ritorno di coppa al Camp Nou di Barcellona. Dopo un buon Europeo con la nazionale francese di Laurent Blanc, l'ex Auxerre e Roma si ripresentò al Milan con il ruolo di leader difensivo complice le partenze di Thiago e Nesta. La seconda stagione in a Milano fu sicuramente migliore rispetto all'esordio: colonna della formazione titolare che firmò la rimonta Champions della squadra di Allegri, Philippe risultò decisivo in prima persona nel conseguimento dell'obiettivo: rete della vittoria a Siena che permise al Diavolo di contro sorpassare la Fiorentina - diretta rivale - che fino alla palla spinta in gol dal numero 5 già pregustava l'inno della più importante competizione europea. Philippe ormai uomo squadra - ve lo ricordate nel tunnel di Eindhoven ndr - pagò la stagione disgraziata e tumultuosa di via Aldo Rossi; cardine del gruppo legato a Clarence Seedorf in estate si è visto chiaramente finire sul mercato. Nella piazza della compravendita dei calciatori le offerte per il centrale francese sembravano non mancare, United, Psg, Monaco però hanno anch'egli trovato diversi milioni di motivi per non metter sotto contratto il transalpino. Da quel momento Philippe ha vissuto preticamente da separato in casa: zero minuti giocati - nonostante sia il più pagato della rosa - e la naturale conclusione della vicenda destinata al prossimo 30 giugno quando i vincoli del contratto che lo lega al Milan andrà alla naturale scadenza. Alex fuori, Zapata non in condizione - anzi impresentabile se è quello visto con il Palermo -, Bonera che quando è stato chiamato in causa non ha dato risposte positive e poi: Philippe Mexès; oggi quarto difensore in rosa come i quattro milioni di stipendio che da qui a fine stagione sarà chiamato ad onorare. La prova generale con il San Lorenzo è andata bene con la coppia transalpina che ha permesso di chiudere la gara alla formazione di Inzaghi da imbattuta, con le bocche di fuoco doriane la musica però potrebbe esser differente e quindi vi sarà bisogno del miglior Mexès possibile; un centrale che se recuperato farebbe fare il salto di qualità alla difesa milanista come quando come già citato vi fu da rincorrere il terzo posto finale: medesimo obiettivo di questa annata. Un Mexès con la testa nel progetto tattico di "SuperPippo" sarebbe un grosso acquisto per il coach piacentino; sarebbe anche un'ottima prospettiva per il giocatore stesso, il quale potrebbe rilanciarsi in ottica di una nuova avventura in futuro e per la sua storia con Casa Milan dove eviterebbe di farsi ricordare come una zavorra da 4 milioni.

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L'autore
ANDREA TERRANEO
ANDREA TERRANEO

Cari lettori/lettrici, mi chiamo Andrea Terraneo, Lomabardo - prima milanese ora brianzolo - sono nato 23 anni fa in quel di Giussano; attualmente e da sempre risiedo in Meda. Oggi sono uno studente universitario presso lo IULM di Milano in Comunicazione, Media e Pubblicità -CMP-. Il programma anzi l'obiettivo per il mio futuro è quella di fare del giornalismo il mio lavoro; scrivo principalmente di sport: ciclismo, calcio; questo sito però mi da l'opportunità di sperimentarmi e testarmi in altri ambiti da altre discipline alla politica al costume e alla tv. Cari lettori/lettrici spero di piacervi e che diveniate amici/amiche, mi aspetto e sono accettatissime numerose critiche. Grazie Un saluto ANDREA TERRANEO

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