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Viaggi
29 Gennaio 2015
Un milione di passi

Un milione di passi mi dividono da quello che ero, 800 i km che che mi hanno cambiato la vita e 30 i giorni in cui ogni attimo era intenso come una settimana intera. Questo è il Cammino di Santiago de Compostela.

Spiegare cosa sia il Cammino di Santiago con parole è davvero impresa ardua e credo che l'unico modo per capire cosa sia è viverlo. Proverò comunque a darvi una idea generale.

Il Cammino di Santiago è il pellegrinaggio cristiano più conosciuto al mondo, la cui meta è appunto la città spagnola di Santiago de Compostela situata nel nord-ovest del Paese. Non esiste un preciso punto di partenza, perchè esistono diversi percorsi e il pellegrino può decidere di partire da qualsiasi punto. Per esempio vi sono: il cammino portoghese che parte da Lisbona, quello aragonese che parte da Sevilla, quello del nord che parte da Irun (confine tra i Paesi Baschi e la Francia), ma solitamente quando ci si riferisce al Cammino di Santiago si parla del Cammino francese che parte da Saint Jacques Pied de Port (ai piedi dei pirenei francesi) e taglia orizzontalmente il nord della Spagna per circa 800 km. Quest'ultimo è stato il primo itinerario storico riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1985.

Le sue origini sono molteplici, ma la più raccontata è la storia legata alla tomba di Giacomo l'apostolo e al suo ritrovamento. Si narra che un eremita una notte vide delle luci nel cielo simili a stelle che illuminavano il monte dove appunto vi era la tomba dell'apostolo (da cui Compostela che significa campo di stelle). Incuriosito da ciò il vescovo del posto scoprì in quel luogo una tomba di epoca romana dove vi erano 3 corpi di cui uno senza testa che era quello di San Giacomo (fu decapitato in Palestina e poi riportato in Galizia (Spagna) dai suoi discepoli in quanto arrivò a predicare fino alle terre spagnole). Da quel momento in poi iniziarono i lavori per la costruzione di un tempio.La cattedrale di Santiago (dove vi è la tomba ancora oggi) divenne meta di pellegrinaggio che ebbe molto successo inizialmente nel mondo cristiano, ma negli ultimi 50 anni soprattutto da parte di tutti i credi. Molti furono anche i personaggi noti che si incamminarono sulle orme dell'apostolo Giacomo tra i quali San Francesco.

Le motivazioni che spingono a fare tale pellegrinaggio riguardavano generalmente l'aspetto religioso: per chiedere una grazia o per adempiere ad un voto.Tuttavia in molti casi era imposto come pena dal giudice o come penitenza dal confessore per colpe o peccati di particolare gravità. Ovviamente chi era ricco poteva mandare una persona a fare il pellegrinaggio per proprio conto.Oggi forse le motivazioni riguardano gli aspetti più svariati dai più sacri ai più prosaici. Generalmente chi decide di adempiere tale “passeggiata” è alla ricerca di qualcosa che spera di trovare lungo la strada o nell'incontro di qualche strano personaggio, ma che alla fine scoprirà avere in se stesso. C'è chi è stato abbandonato da qualcuno, chi fugge da qualcuno, chi ha perso il lavoro, chi non lo desidera più , chi non ha di meglio da fare, chi lo fa per dimostrare qualcosa, chi perchè non ha più nulla da dimostrare.Qualunque sia il motivo c'è qualcosa che spinge gente di tutto il mondo e di qualsiasi età a camminare verso una meta comune. Non importa il nome, non importa il lavoro e non importano i soldi perchè lì non è importante essere “qualcuno”, ma sentirsi qualcuno.

Il Cammino ti rende pellegrino. Perchè il Cammino di Santiago non è solamente un tratto da percorrere per arrivare da qualche parte, non è una prova per ottenere una ricompensa, il Cammino è un percorso che si realizza fuori è dentro di te. Ti semplifica perchè più leggero è lo zaino e meno peserà sulle spalle e meglio sperimenterai il poco che serve per vivere. Il Cammino ti affratella, perchè il poco che avrai nello zaino dovrai essere disposto a condividerlo perchè sebbene inizi il Cammino da solo, lo farai in compagnia. Si crea una comunità che si interessa, che parla, che condivide il proprio cammino e la propria vita.Il Cammino esige. C'è da svegliarsi prima del sole nonostante i dolori e le vesciche e c'è da camminare nella penombra della notte che si va facendo giorno. Il Cammino ti invita a contemplare, lasciarsi andare, lasciarsi sorprendere, accogliere, interiorizzare, tacere e ascoltare, ammirare con nuovi occhi. É un ritorno alla nuda roccia.

Negli ultimi anni tale pellegrinaggio ha riscosso un enorme successo soprattutto dopo che vi sono stati scritti libri e girati film a riguardo, infatti nel 2014 si sono contati circa 250.000 pellegrini. La maggior parte di loro però effettua solo gli ultimi 100 km (partendo dalla città di Sarrìa), perchè è la distanza minima per ricevere la famosa compostella, il documento ufficiale rilasciato dalla Chiesa che certifica il pellegrinaggio.Forte infatti è la diatriba tra coloro che lo considerano un pellegrinaggio e quindi come tale lo percorrono dall'inizio con lo zaino in spalla sopportando i dolori fisici e coloro che invece, fomentatori del turismo di massa superano molte tappe in taxi o autobus alloggiando in costosi hotel effettuando solo gli ultimi km, perchè grazie a loro si è creato, ed è in continua crescita, un forte business.

Il tempo necessario per percorrerlo tutto è circa un mese, ma ovviamente questo dipende dal tempo a disposizione, dalla volontà e dall'età. Non vi sono delle tappe stabilite da percorrere pertanto si ha la piena libertà di decidere dove fermarsi ogni giorno. Ogni paese e ogni città che si incontra (le distanze da un paese all'altro non superano quasi mai i 5 km) ha a disposizione numerosi ostelli o hotel (più costosi) per i pellegrini. I più comuni sono gli albergue, edifici adibiti a ostelli ad uso esclusivo dei pellegrini, che hanno prezzi relativamente bassi, più o meno 5 euro a notte. Tutti i pellegrini sono muniti della cosiddetta credenziale, che è forse l'oggetto più caro (insieme alla conchiglia, simbolo del cammino di Santiago, che ogni pellegrino ha attaccata allo zaino) che certifica l'essere pellegrino e quindi poter usufruire degli albergue e di sconti. Ogni luogo che si visita ha il proprio timbro che verrà messo sulla credenziale e alla fine si avrà un'infinità di timbri di tutte le forme e di tutti i colori che faranno riaffiorare indelebili ricordi.

Ogni ristorante che si incontra ha il menù del pellegrino con prezzo fisso quasi sempre di 9 euro, ma comunque ogni albergue ha a disposizione delle cucine. Inoltre ogni giorno è possibile lavare i propri vestiti a mano o in lavatrice, quest'ultima però a pagamento, perciò non è necessario riempire lo zaino con molti vestiti, soprattutto perchè ogni grammo di peso in più si farà sentire. Pertanto l'attrezzatura necessaria da portare è: tre t-shirt e un paio di pantaloni corti, un pantalone lungo e una felpa, due o tre paia di calze, due o tre paia di slip, un impermeabile e magari un coprizaino per la pioggia, un accappatoio in microfibra, un sacco a pelo (difficilmente vi verranno date delle coperte), una borraccia per l'acqua, sapone marsiglia per lavare i vestiti a mano, un paio di infradito e tantissima volontà. Il peso dello zaino ideale dovrebbe essere tra i 6/8 kg. Ogni cosa in più che ci si porterà dietro diventerà superflua dopo pochi giorni di cammino, infatti non è raro trovare per strada oggetti lasciati da altri pellegrini. Questo se viene fatto d'estate, ovviamente in autunno o inverno è necessaria un'attrezzatura più adatta.

 

Non è importante il motivo e non è importante cosa porti con te, l'importante è che inizi a camminare. Camminare è un inno alla libertà dell'uomo che vede nel camminare un moto di elevazione spirituale, un itinerario interiore verso la purezza infinita e divina.

                                                                                                                                                                      Rocco

 

 

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L'autore
Rocco
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