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YoungPress
Attualità
04 Febbraio 2015
Charlie Hebdo, un oltraggio alla libertà di parola

Vorrei spendere ancora due parole sul caso CHarlie Hebdo ora che la forte pressione mediatica si è ridotta e risulta ancora più importante parlarne poiché questa guerra tra Occidente e oriente non è affatto finita. Poteva chiamarsi guerra fredda se lo scontro fosse stato tra ideologie, religioni e stili di vita che al confronto risultavano antitetici, ma non dal momento in cui si usano armi e vilenza per imporsi sull'altro. Siamo di fronte a dei fanatici- chiamati Isis o in qualunque altro modo si voglia- pronti ad ammazzare e ammazzarsi in nome di una fede che impone loro questo come fine ultimo della vita.

L'ultimo caso è proprio quello di CHarlie Hebdo, ossia l'attacco alla redazione di un giornale satirico che ha pubblicato vignette scherzose o offensive, a seconda dei pareri, su maometto e la religione musulmana.  Ogni proiettile sparato rappresenta un colpo diretto alla libertà di espressione, al diritto di critica, alla possibilità di un confronto diretto tra culture diverse. La parola è la più potente arma pacifica in possesso dell'uomo, quella grazie alla quale ci si scontra senza rimanerne uccisi, ma addirittura più consapevoli di prima. Lo sanno bene gli estremisti dell'Isisi che, giudicando offensive quelle vignette, hanno pensato di mandare un messaggio forte, credendo di farci abbassare la testa in segno di resa e di paura. Il mondo occidentale e chi con questo si è schierato ha invece alzato le penne gridando "je suis CHarlie", dentificandosi con la redazione e ribellandosi alla censura.

Ogni ideologia e religione ha diritto di essere rispettata anche se non è condivisa, ma non deve essere né imposta né annullata. La critica è il fondamento della democrazia, ciò che permette a tutti di esprimere un parere o un dissenso e autorizza scami di pensieri e di culture. E' una considerazione democratica quella di Michele Serra, che afferma così:"Considero l'offesa parte della vita. E' un urto gestibile, a volte addirittura utile perché innesca un processo di comprensione reciproca".

L'attacco dell'Isis nella patria della libertè ci rende ancora più consapevoli di come l'Occidente sia la culla dei diritti umani e ci fa sentire in dovere di proteggerli con coraggio di fronte alla vilenza.

                                                                                                                                                                                                      Sara Vergari

L'autore
Sara Vergari
Sara Vergari

Sono una studentessa in lettere moderne presso l'università di Firenze con la passione per la scrittura e il giornalismo, in particolare di eventi,moda e cultura.

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