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YoungPress
Film e telefilm
08 Novembre 2014
Dritto pe' dritto: facts su "Mario" (Maccio Capatonda)

Diciamocelo, Mario è proprio una droga. Una serie tv perfetta e per di più tutta italiana, c'è tutto: comicità grezza e comicità fine, satira pungente, fantascienza, storie d'amore e per di più incestuose (per non farci mancare nulla), scene drammatiche, colpi di scena...

Ci sono però tante citazioni che ad un occhio poco attento o a un poco esperto di tv italiana e della sua storia sfuggono. Eccone alcune.

Prima cosa: la sigla. Non so se sia una citazione voluta o completamente casuale, ma il testone di Mario ricorda moltissimo la farlocca sigla del "Telenoschese", parodia del telegiornale di Alighiero Noschese, uno dei più grandi imitatori e trasformisti della paleotelevisione.

Il "Carosello". La famosa scenetta tra il Colonnello e il Commendatore è una palese parodia di un Carosello degli anni '60 interpretato da Ernesto Calindri e Franco Volpi. Addirittura nello spot dello "sputarello", Ivo Avido prende il posto del grandissimo Camillo Milli (che in futuro sarà il presidente della Longobarda ne L'allenatore nel pallone) nel ruolo di barista. "E da oggi sputarello lo trovi anche al bar!"

Il disturbatore: UEEE BELLO UEEEEE!!! Nella prima apparizione del disturbatore, Amarino Mallo ripete "pari pari" le frasi di un giornalista disturbato durante una diretta del Tg4 da Paolini. La differenza è che Mario ha decisamente più aplòmb di Emilio Fede! :-)

Maccio profeta?: un paio di gags della serie si sono avverate nella realtà! Ad esempio nel terzo episodio della prima stagione si parla della "smartphonite" dipendenza dagli smartphone. Il comune di Milano istituisce un servizio di sos smartphone per aiutare i cittadini troppo distratti dallo "spippolare" il touchscreen. Sembra incredibile ma è successo davvero! http://ilsitodellozoo.com/2013/04/30/smartphonite-dalla-finzione-di-mario-alla-realta-dei-newyorkesi/ Nella terza stagione, Lord Micidial inscena una televendita per convincere Mario a rimanere con lui. Ebbene, Mediaset sta per lanciare (o ha appena lanciato, dipende quando state leggendo questo articolo) realmente un canale chiamato "M Shopping" proprio come quello della Micidial Corporation!!

Povero Mazzoli!: una delle gags che in pochi colgono è tutto ciò che viene interpretato da Marco Mazzoli. Sembra quasi che Maccio si diverta a far fare al povero Mazzoli tutto ciò che odia: il Ginecologo di un'obesa, il giornalista -Sandro Sondrio- che parla di calcio, che sfotte i clichè degli americani, il testimonial di un medicinale che fa sembrare vecchi... Insomma, un incubo per lui! :-))  E a proposito di Zoo di 105, in un episodio il narratore che riassume le puntate precedenti si scusa il ritardo perché impegnato a fare "Dissapori". Dissapori è una "radio novela" di Maccio all'interno dello Zoo: solo gli ascoltatori più fedeli hanno colto la battuta.

Leone Veritas: quando si narra la storia di Joe Carlone, il famoso "magnate degli spaghetti", le foto trasmesse sono foto REALI di Leone di Lernia da giovane, anche se leggermente ritoccate.

 

*ATTENZIONE CURIOSITA' SPOILER!* Nella "terza" stagione, quando Mario ritorna buono, esordisce con un "dove eravamo rimasti". Evidentemente una citazione di Enzo Tortora, quando dopo la sua disavventura giudiziaria tornò a condurre Portobello.

Cosa ci riserveranno le prossime puntate di Mario? Come sarà il film "Italiano medio"? Lo scopriremo solo vivendo dritto pe dritto.

E chi s'è visto s'è visto.

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giauz
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