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Cucina e alimentazione
25 Gennaio 2015
Gli zuccheri: solo "roba" dolce?

Gli zuccheri, chimicamente noti come "glucidi" o "carboidrati", sono composti organici costutuiti da elementi quali carbonio, idrogeno ed ossigeno.

Assolvono a numerose funzioni, tra cui quelle di riserva e trasporto energetico, di strutturazione della cartilagine negli esseri umani e negli animali, e della cellulosa nelle piante; inoltre, sono importanti per il funzionamento del sistema immunitario, e per la fertilità.

In natura gli zuccheri sono classificati in due grandi famiglie: MONOSACCARIDI e OLIGOSACCARIDI.

I Monosaccaridi sono zuccheri semplici, con un numero di atomi di carbonio che varia da tre a sei. Il più famoso dei monosaccaridi è, sicuramente, il glucosio, ma ricordiamo anche il galattosio e il fruttosio, costituenti, rispettivamente, di zuccheri quali lattosio (presente nel latte) e saccarosio (il normale zucchero da tavola). I monosaccaridi sono usati dall'organismo come fonte di energia; tuttavia, se il nostro corpo non ha bisogno di energia immediata, questi zuccheri possono essere immagazzinati nel fegato e nei muscoli, dopo essere stati convertiti in molecole più facilmente assimilabili e più vantaggiose, i polisaccaridi.

Gli oligosaccaridi,invece, sono zuccheri composti dal legame di due o più monosaccaridi; se sono composti da due monosaccaridi, si chiamano Disaccaridi; se presentano unità monosaccaridiche in numero compreso tra tre e nove, si chiamano Oligosaccaridi; infine; se presentano dieci o più monosaccaridi, gli zuccheri prendono il nome di Polisaccardi. I polisaccaridi svolgono ruolo strutturale e di deposito. Nelle piante, l'amido è utilizzato come deposito utile, sotto forma di amilosio e amilopectina; negli animali, invece, il glicogeno è presente sottoforma epatica, ed esplica funzione di deposito zuccherino, e sottoforma muscolare, con funzione di energia. Da ricordare che il glicogeno muscolare non deve necessariamente essere impiegato dopo essere passato nel torrente circolatorio, come invece accade al glicogeno epatico, ma può essere impiegato seduta stante dal muscolo.

Gli zuccheri sono nutrienti necessari al corpo umano; una loro assenza dalla dieta può provocare chetosi, uno stato patologico che porta alla presenza di corpi chetonici ( quali l'acetone) nel torrente circolatorio. Il cervello stesso non può utilizzare i grassi per ricavare energia e, quindi, utilizza il glucosio (120g al giorno), ricavato dal glicerolo dei trigliceridi oppure dagli amminoacidi introdotti con la dieta. Da ricordare che l'essere umano può digerire ed assorbire solo alcuni zuccheri quali, ad esempio, glucosio, maltosio, saccarosio e lattosio; quest'ultimo, tuttavia, in alcuni casi patologici può non essere digerito a causa della mancanza degli enzimi preposti, le Lattasi. Infine, la cellulosa, parte costituente della pianta, non può essere digerita dall'uomo, in quanto questo è sprovvisto dell'enzima Cellobiasi; quindi, la cellulosa attraversa quasi indenne il tratto gastro-intestinale: è la cosiddetta "fibra", alimento derivante dalle piante, che favorisce la motilità intestinale.

Alimenti ricchi di zuccheri sono la pasta, il pane, i legumi, le patate, il riso e i cereali.

 

 

 

                                                                                                                                                     Luigi TORRETTA

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L'autore
luigi.torretta89
luigi.torretta89

Sono Luigi, ho 25 anni e possiedo una laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari. Attualmente mi sto specializzando in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Umana. Credo che il campo alimentare sia il terreno dove trovare la cura a molte patologie che affliggono il nostro secolo, o solo il luogo dove stare bene col proprio corpo.

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